“Le Terme non erano un lusso. Le Terme erano le fondamenta della civiltà. Le Terme erano ciò che elevava il cittadino più umile di Roma al di sopra del barbaro più ricco e rozzo. Le Terme educavano alla disciplina dell’igiene, della cura di sé e della rigorosa abitudine. Non era forse per alimentare anzitutto le Terme che erano stati inventati gli acquedotti? Non erano state le Terme ad estendere il carattere di Roma in tutta l’Europa, in Africa, in Asia con la stessa efficacia delle legioni? Così che, in qualunque punto dello sconfinato impero si venisse a trovare, un cittadino romano poteva avere quanto meno la certezza di trovare un prezioso angolo di casa.”
Robert Harris – “Pompei – 79 d.c.”
Il culto dell’acqua nelle civiltà antiche.
Dagli albori della storia l’acqua è stata spesso considerata uno degli elementi principali del cosmo. Per molte popolazioni antiche, sorgenti, laghi e fiumi, erano oggetto di culto e di sacrifici propiziatori. Già da allora, la sacralità delle acque era spesso associata all’attività terapeutica con l’intento di curare i mali del corpo.
Dalle risultanze storiche, il termalismo è una pratica risalente al tempo dei Babilonesi che avevano individuato le proprietà terapeutiche dell’acqua termale sulle malattie, in particolare su quelle degli arti inferiori. Per i Romani le terme rappresentavano uno dei principali luoghi di ritrovo durante l’antica Roma a partire dal II secolo a.C. Questa pratica si è fortemente sviluppata in Europa in particolare tra il 17 e 19 secolo e nonostante la comprensione delle basi fisiologiche si sia avuta dopo il 20 secolo, queste pratiche erano indicate come trattamenti in molteplici processi patologici.
Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità «La medicina termale è una delle più antiche forme di terapia dell’Occidente e in tal senso è da considerarsi una medicina tradizionale».
Classificazione delle acque.
Le acque vengono classificate in base a parametri generali come: colore, odore, sapore e limpidità, in base alle caratteristiche chimico-fisiche e alle virtù terapeutiche.
Le acque durate il percorso che le porta dal sottosuolo alla superficie si mineralizzano in base al tipo di roccia che attraversa acquistando quindi le caratteristiche chimiche e fisiche che le rendono attive dal punto di vista terapeutico. Ogni acqua ha quindi una azione generale attiva su tutto l’organismo, una locale sulla regione anatomica di applicazione, una specifica legata alla sua composizione chimica.
“Si definiscono minerali le acque naturali con proprietà chimiche e fisiche che le differenziano dalle acque destinate al consumo umano”.
La classificazione di Marotta-Sica (1993) ha diviso le acqua in base alla temperatura, al residuo fisso presente a 180°, e composizione chimica.
All’interno delle acque è possibile trovare disciolte sostanze solide come: cloruri, bromuri, ioduri, fluoruri, solfuri, solfati, carbonati, di sodio, potassio, litio, calcio, magnesio, bario, stronzio, ferro, manganese; composti arsenicali, acido borico, silice, acido cloridrico o composti gassosi come: anidride carbonica, acido solfidrico, azoto, elio ed altri gas nobili, idrocarburi, sostanze radioattive.
Quando uno ione è presente in quantità superiore a 20 meq/l dà il nome all’acqua.
La presenza di diversi ioni prevalenti origina la classificazione di acque pluriioniche.
Le principali acque sono:
- Acque Salse o Cloruro-Sodiche: Vi è prevalenza di sodio e cloro (azione disimbibente sui tessuti edematosi).
- Acque Sulfuree: quantità di acido solfidrico >1mg/l (azione antinfiammatoria).
- Acque Arsenicali Ferruginose: ferro e arsenico in alte concentrazioni (azione tonica-stimolante).
- Acque Bicarbonate: sono le più diffuse e contengono bicarbonato di calcio (azione sulla contrattilità venosa).
- Acque Solfate: quantità di zolfo >200mg/l.
- Acque Carboniche: la quantità di anidride carbonica libera è molto più alta (>300cc/l) rispetto alle altre acque nelle quali questa è comunque presente (azione tonificante Tissutale).
- Acque Radioattive: Questa caratteristica fisica è legata alla presenza di Radon al loro interno, almeno 1nC di Radon/l (azione analgesica antispastica).
- Acque Salso-Bromiche: Sono acque di origine marina contenenti cloruro di sodio, iodio e Bromo.
Quando ricorrere al termalismo?
L’utilizzo delle acque termali unisce i principi fisici dell’acqua e quelli chimici e biologici legati alle sostanze disciolte nell’acqua. Ogni acqua è diversa dall’altra per la composizione chimico-fisica per cui è fondamentale conoscere il tipo di acqua al quale ricorrere per il trattamento della patologia.
In generale sono indicate per tutte le patologie croniche del sistema venoso, del sistema linfatico e del sistema arterioso.
Sono particolarmente indicate nelle malattie otorinolaringoiatriche, (riniti allergiche, sinusiti recidivanti), respiratorie (bronchiti e bronco pneumopatie), nelle malattie artro-reumatiche (artrosi e discopatie) e nelle malattie ginecologiche (sclerosi del connettivo pelvico cicatriziale o involutiva).
- Attività generale: Calore termale, vasodilatazione, effetto analgesico e antiinfiammatorio riduzione dello spasmo muscolare e della rigidità articolare.
- Galleggiamento: l’acqua causa una compressione estrinseca sugli arti inferiori migliorando il ritorno venoso e il drenaggio linfatico dell’arto.
- Immersione: a livello cutaneo e mucoso svolge una azione lenitiva e antinfiammatoria.
- Alternanza caldo-freddo: l’utilizzo del metodo di Kneipp permette una attivazione della circolazione periferica mediata dallo sbalzo termico.
- Inalazioni e aerosol: azione antiinfiammatoria, mucolitica, decongestionante e battericida delle particelle che in forma di aerosol riescono a penetrare in profondità nell’albero bronchiale.
- Irrigazioni vaginali: sfrutta l’azione antiinfiammatoria, decongestionante e antisettica. Si utilizzando dai 2 ai 5 litri di acqua per seduta.
Ci sono controindicazioni?
L’uso delle acque termali è sconsigliato in pazienti con patologie cardiovascolari come infarti, ictus o ischemie critiche. I pazienti con trombosi venosa recente vanno valutati attentamente prima di indirizzarli a questi trattamenti. Anche in caso di Carcinomi o scompensi d’organo grave ne viene sconsigliato l’uso.
Dove trovare centri termali?
I Centri termali presenti nel nostro paese sono oltre 380 distribuiti in 20 Regioni e 170 Comuni.
Nel napoletano, tra i tanti centri termali presenti e solo per citarne due, è possibile rivolgersi ai Giardini Poseidon Terme a Forio d’Ischia oppure alle Stufe di Nerone a Bacoli in provincia di Napoli.
Dott. Stefano Bizzarro Medico Specialista in Microbiologia e Virologia. Specialista Ambulatoriale in Patologia Clinica. Master di 2° livello in Management, Coordinamento e Gestione delle Risorse Umane nelle Strutture Sanitarie. Direttore Sanitario e Responsabile del Personale delle Strutture Termali dell’isola di Ischia dove ha operato. Leggi altri articoli dello stesso autore… |
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