Assistere un anziano richiede non solo competenze tecniche, ma anche una profonda comprensione dei sui bisogni emotivi.
Entrare in sintonia con gli anziani attraverso l’empatia e la pazienza è davvero importante per offrire un’assistenza di qualità.
Sono sempre più numerosi coloro i quali offrono assistenza domiciliare agli anziani, professionisti qualificati con una formazione adeguata e tanta esperienza.
Oggi però, oltre alle capacità pratiche legate alle necessità di un anziano, come ad esempio quelle legate alla difficoltà a deambulare o ad effettuare le operazioni quotidiane, sono richieste anche conoscenze in ambito psicologico e comportamentale.
Quello del caregiving è a tutti gli effetti di un settore in crescita anche in Italia (basti vedere su lavoroefranchising.com il numero di franchising di assistenza agli anziani esistenti) molto selettivo, in cui la specializzazione e la formazione sono sempre più importanti.
Abbiamo per questo deciso di evidenziare il come mettere in pratica l’empatia e la pazienza nel contesto dell’assistenza agli anziani, riconoscendo i loro sentimenti, rispettando i loro tempi e affrontando le barriere emotive che possono incontrare.
Entrare in sintonia con l’anziano: l’empatia come chiave di volta
Per creare un’empatia autentica, è essenziale mettersi nei panni della persona anziana, cercando di comprendere le sue emozioni e prospettive.
Ciò implica una certa apertura mentale da parte della persona che offre assistenza, e la volontà di ascoltare attentamente le esperienze ed eventuali preoccupazioni dell’anziano.
L’ascolto attivo è infatti una competenza tra le più importanti per mostrare empatia verso le persone più in là con gli anni.
Accogliere senza giudicare e creare un clima di fiducia permette loro di aprirsi e condividere i loro pensieri e sentimenti in modo sincero. Bisogna riconoscere e accettare i sentimenti dell’anziano, anche se negativi.
Anche mostrare comprensione e assecondare le loro emozioni contribuisce a creare un ambiente sicuro in cui essi possono esprimersi liberamente.
La pazienza come virtù fondamentale
La pazienza richiede al caregiver di rispettare i tempi dell’anziano, adattandosi al suo ritmo e non cercando di forzarlo.
Ogni individuo ha i propri tempi e mettere pressione sulla persona può generare frustrazione e stress.
Al contrario, mantenere la calma e mantenere un atteggiamento positivo è importante per creare un ambiente sereno e rassicurante per la persona anziana.
La tranquillità dell’operatore può dunque influenzare positivamente il benessere emotivo di chi si assiste, aiutandolo a sentirsi al sicuro e supportato.
Celebrare i piccoli successi e superare le barriere emotive
La pazienza da parte dell’assistente implica anche il celebrare i piccoli successi dell’anziano e incoraggiarlo lungo il percorso.
Questo aiuta a rafforzare la sua autostima e a promuovere in lui un piacevole senso di realizzazione e benessere.
Anche gestire gli inevitabili momenti di sconforto e tristezza degli anziani richiede sensibilità ed empatia da parte nostra.
Offrire loro supporto e conforto mantenendo un atteggiamento proattivo e compassionevole può aiutarli ad affrontare gli sbalzi emotivi che le persone più in là con l’età possono sperimentare.
Favorire la socializzazione e la partecipazione ad attività
La solitudine e l’isolamento possono avere un impatto significativo sulla salute emotiva degli anziani.
È importante per questo favorire la socializzazione e la partecipazione ad attività che li coinvolgano nella comunità, aiutandoli a sentirsi connessi e ancora attivi.
Se possibile, un’ottima idea è quella di invitare l’anziano a fare piccole passeggiate ed incontrare altre persone care, spendendo del tempo con loro.
Nel caso di difficoltà deambulatorie, una valida alternativa è quella di ricevere periodicamente queste persone direttamente in casa.
Riconoscere i segnali di depressione
La depressione è un problema comune tra gli anziani, ma spesso questa può passare inosservata.
Riconoscere i segnali di una depressione e comprenderne l’origine può essere molto utile, così come incoraggiare l’anziano a chiedere aiuto quando capisce di essere in difficoltà.
In questo caso è ovviamente necessario anche il supporto di uno specialista, dunque è bene parlare con uno psicologo che possa inquadrare la situazione e definire una eventuale cura.
L’empatia e la pazienza: strumenti preziosi per un caregiver
L’empatia e la pazienza sono strumenti preziosi per fornire assistenza di qualità agli anziani.
Mettersi nei loro panni, ascoltarli attentamente, riconoscere e accettare i loro sentimenti, rispettare i loro tempi e affrontare le barriere emotive sono tutti elementi che consentono di comprendere e soddisfare i loro bisogni emotivi.
È importante ricordare che ogni anziano è un individuo unico con le proprie esperienze, desideri e bisogni.
Pertanto, è necessario adattare l’approccio in base alle preferenze e alle caratteristiche della persona che abbiamo davanti.
Conclusione
È possibile dunque affermare che lavorare con gli anziani richieda grandi doti sia a livello di pazienza che di comprensione.
Non è raro che si presentino momenti in cui la comunicazione è difficile o nei quali gli anziani possono sperimentare frustrazione, tristezza o altri sentimenti negativi.
In questi frangenti, è cruciale mantenere la calma ed offrire tutto il nostro supporto e conforto, cercando di mostrarci comprensivi e partecipi nelle difficoltà che l’anziano riscontra.
Per concludere, empatia e pazienza sono imprescindibili per comprendere e soddisfare i bisogni emotivi degli anziani.
Queste qualità, che potremmo anche definire doti, aiutano a favorire il benessere emotivo della persona migliorandone lo stato d’animo e la qualità della vita in generale.
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